
Chi l’avrebbe mai detto? La mia sim principale è ancora dentro il nuovo Huawei P7. Dico chi l’avrebbe mai detto, perché sono un abitudinario, perché pur cambiando molti telefoni, ho alcuni punti base che trovo irrinunciabili, ma devo dire che i benefici di questo P7 mi hanno indotto a non muovermi da lì.
Però come al solito, io faccio mille ragionamenti nella mia testa e poi scrivo solo il finale, la qual cosa rende un po’ complicato capire cosa ci sia prima della conclusione.
Ormai da una settimana, dopo la presentazione di Parigi, uso il nuovo Huawei Ascend P7 che racchiude in pochi millimetri (6.5 per la precisione) un potente processore quadcore, abbinato a due fotocamere con prestazioni ottime e con un’interfaccia utente ben realizzata e che si utilizza con molta facilità.
Ovviamente, il telefono non è esente da margini di miglioramento, ma non vorrei incappare nel rischio delle rete, dove ciò che viene individuato come margine di miglioramento poi diventa un macigno ingestibile.
Diciamo subito le cose buone, anzi ottime: leggerezza, compattezza e qualità di costruzione sono da top di gamma vero. L’idea di un telefono con funzionalità così avanzate dentro un involucro così piccolo è affascinante; lo spessore ridotto compensa alla grande la dimensione dello schermo. Il telefono in tasca praticamente scompare.
Ottimo anche il fatto che oltre a compatto il telefono sia relativamente leggero (124 g).
La fotocamera e la batteria sono altri punti di forza. Forse la gestione di Huawei è un po’ rigida, perché viene segnalato il consumo di qualunque applicazione giri in background, ma nel giro di qualche giorno potete prendere la mira e decidere come gestire la vostra autonomia. tenete conto del fatto che io arrivo a sera, anche dopo giornate di lavoro molto intense, con circa il 40-50% di batteria.
Quando io parlo di consumi, come sempre, non parlo della visione di tutte le stagioni di sex and the city in un colpo solo, ma per quello che ho potuto vedere lo schermo acceso ha un consumo contenuto.
la fotocamera invece è un vero punto di forza con 13 mpx del sensore Sony gestiti davvero alla grande. Il telefono fa ottime foto, ma per favore, non mi chiedete di scattare foto impossibili pretendendo che escano bene. La fotografia ha le sue regole, non si può pretendere che un telefono riesca a stravolgerle, per cui se tenterete di fare una foto al buio totale, senza aiuto del flash, senza illuminazione, con soggetti scuri, no! La vostra foto verrà male.
Ma in tutte le occasioni umane, il P7 si comporta bene. Carina la funzione per cui da spento si clicca due volte sul volume e il telefono in poco più di un secondo passa dallo standby alla foto scattata.
La fotocamera frontale è poi davvero molto divertente, con gli effetti che di solito sono tipici di quella posteriore e che vengono in questo caso applicati anche alle famigerate selfie. Abbiamo già parlato della possibilità di modifica che viene data alle immagini scattate da soli e in gruppo, con la particolare funzione panoramica delle foto frontali.
Ok, ma qualche difetto ci sarà pure! Certo, come per tutti i prodotti ci sono zone da migliorare, a partire dal browser proprietario, che credo sia il punto più debole del telefono. usando però chrome, il telefono si comporta perfettamente, senza alcun tipo di indecisione.
La velocità del processore è secondo me al di sotto degli standard degli altri top di gamma, ma i 300 euro di differenza mi fanno accettare di buon grado i momenti in cui il processore non è proprio impeccabile e c’è qualche scatto nel funzionamento del P7.
Niente di trascendentale, non inficia l’esperienza globale del telefono, ma sicuramente dovessi pensare ad un’area di miglioramento, il processore è tra i punti dolenti.
Lettura del display alla luce del sole più che buona, audio in capsula pure. L’audio in altoparlante, ottimo se non si appoggia il telefono ad un tavolo.
Cosa dimentico? Per qualunque cosa, come sempre, potete farmi tutte le domande del mondo!